The Old Oak: un microcosmo simbolo della realtà odierna
- Tommaso Di Pierro
- 12 nov 2023
- Tempo di lettura: 1 min
In occasione dell'uscita in sala del film The Old Oak il 16 novembre, ecco la nostra recensione. Buona lettura!
The Old Oak: trama

In una piccola cittadina dell'Inghilterra del Nord giunge una famiglia di profughi siriani in fuga dalla guerra. Il loro arrivo turberà gli animi conservatori di molti cittadini, fiaccati e indeboliti dal loro passato di ex minatori e abitanti di un paese che sta lentamente morendo. Solo Tommy Joe Ballantyn, proprietario del pub Old Oak, punto di riferimento per tutta la comunità, darà una mano a Yari e alla sua famiglia ad integrarsi, combattendo contro pregiudizi e razzismo.
Un lascito di convivenza civile

Con The Old Oak, Ken Loach, a 87 anni, non dimentica, come ha fatto per tutta la sua carriera cinematografica, di narrare storie di emarginazione e di rivalsa sociale. La sua poetica, incentrata sugli ultimi e sui disagiati, è capace di elevare un microcosmo a simbolo dell'attualità europea e mondiale, con uno sguardo lucido, realista e, come sempre, attualissimo. Una pellicola che inneggia ai valori della convivenza civile e all'unione tra i popoli sotto un unica società di pace, un lascito ideale, per quello che sarà sicuramente l'ultimo film del maestro britannico, per tutta l'umanità presente e a venire. Un film, in definitiva, capace di stregare menti e cuori di chi guarda, trasmettendo valori e insegnamenti resistenti ad ogni forma di discriminazione. Una scia di umanesimo sopravvive nel cinema europeo e, senza dubbio, l'ha tracciata Ken Loach.










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