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Foglie al vento: l'amore che salva dalla solitudine

In occasione dell'uscita in sala del film Foglie al vento il 21 dicembre, ecco la nostra recensione. Buona lettura!


Foglie al vento: trama

Holappa e il suo amico Huotari
Holappa e il suo amico Huotari

Ansa e Holappa sono due anime solitarie, fantasmi della società finlandese messi a dura prova da lavori precari che a stento assicurano loro di che vivere. L'incontro tra i due sarà la luce che li condurrà fuori dalla miseria delle loro esistenze, soprattutto quella di Holappa, depresso e alcolizzato, una via di fuga da un mondo grigio, alienato e statico, dove tutto resta uguale e solo l'amore può venire in soccorso.


Una storia d'amore contro l'ostilità del mondo

Ansa e Holappa insieme al cinema
Ansa e Holappa insieme al cinema

Con Foglie al vento, Aki Kaurismaki chiude la quadrilogia dei perdenti cominciata nel 1986 con Ombre nel paradiso. Gli anni passano, ma nulla è mutato: le società di ogni epoca rimangano sempre frantumate lasciando indietro gli ultimi, i perdenti, quelli più bisognosi a cui la vita ha sempre dato poco. Se si conosce bene Kaurismaki una caratteristica della sua poetica è certa: dice sempre la verità sulla società che ha intorno, senza mezzi termini, non facendo sconti a nessuno. L'unico sconto del regista, anche verso il suo pubblico, è l'arte dell'ironia, sapientemente dosata durante i suoi film: un'ironia tragica che scatena risate amare, perché con Kaurismaki prima si ride e poi si riflette. Lo stesso accadeva con Charlie Chaplin, grande ispiratore del maestro finlandese, il cui Tempi moderni (1936) in questo film è omaggiato a più riprese, dalla tematica lavorativa, alla speranzosa scena finale che riproduce fedelmente quella del film di Charlot. Kaurismaki infatti ha il coraggio di mostrare la realtà per quella che è, offrendo però - almeno in quest'ultima parte della sua filmografia, da Miracolo a Le Havre (2011) in poi - una scappatoia, una speranza possibile a dispetto dell'ostilità che circonda il mondo o, banalmente, la società finlandese, microcosmo che si fa capanna del mondo intero. Un'ostilità che, marginalmente, fa la sua comparsa in questo film anche attraverso le notizie radiofoniche sul conflitto russo-ucraino, come a ricordare che in un mondo marcio e insanguinato solo un sincero atto d'amore può salvare sia noi stessi che il mondo intero. Pochi registi oggi sarebbero in grado di confezionare una storia d'amore che appassioni e faccia riflettere contemporaneamente sul nostro tessuto sociale e Kaurismaki ci riesce appieno con le armi del realismo e del satirico, ma anche, e come sempre, con quella sottile aria di surrealismo straniante che tanto lo contraddistingue.

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Marcello! è una testata giornalistica dedicata ai veri cinefili. A tutti coloro che amano il buio della sala cinematografica, l'odore dei pop-corn e la magia del grande schermo. Insomma, a tutti coloro che non riuscirebbero a vivere senza la settima arte.   

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