M3GAN 2.0: quando l'aggiornamento non salva dai pericoli della ripetizione
- Tommaso Di Pierro
- 8 lug
- Tempo di lettura: 2 min
Dopo il grande successo di M3GAN (2022), arriva nelle sale il 26 giugno il suo sequel M3GAN 2.0, che porta avanti la storia della bambola vivente dotata di intelligenza artificiale. Cosa dobbiamo aspettarci da questo sequel?
M3GAN 2.0: di cosa parla?

Dopo la furia omicida di Megan, la sua creatrice, Gemma, aiuta dalla nipote Cady, resuscita e potenzia la sua famigerata creazione per abbattere Amelia, arma di livello militare dotata della tecnologia di base di M3GAN, che si è resa indipendente dal controllo umano e che ha un suo specifico piano per impossessarsi del mondo. Riuscirà Megan a redimersi agli occhi di Cady e Gemma e al contempo sconfiggere Amelia?
Quando le imitazioni non pagano

M3GAN 2.0 ambisce ad essere un film d'intrattenimento molto più ambizioso del capitolo precedente, sia nel budget, che nella durata, oltreché nella trama, con una netta e totale differenziazione di genere, discostandosi totalmente da quello horror del primo film per subentrare a pieno ritmo in quello sci-fi /d'azione, mostrando, tanto nelle tematiche quanto nella messa in scena, un chiaro epigonismo verso un filone di film anni '90 rientrante perfettamente nei generi sopraccitati, la saga di Terminator in primis, ma con risultati di scrittura poco entusiasmanti e a tratti ridicoli.
Il soggetto, infatti, sembra assomigliare a qualcosa di fin troppo già visto e l'umorismo "macabro" del film arriva a toccare picchi trash che fanno rabbrividire. Non è messa in dubbio la sua "qualità" di prodotto di intrattenimento, né l'intenzione di voler redimere il personaggio di Megan facendole superare i suoi errori, ma questo improvviso e generale cambio di tono, frutto di una scelta sicuramente atta a generare un sequel il più possibile distante dal film originale per evitare di ripetersi, cosa che comunque succede ugualmente, dato che è un'imitazione continua al filone sopra menzionato, farà storcere il naso agli estimatori del primo film, desiderosi magari di godersi un altro discreto horror e non la brutta copia di Terminator 2.
Infine, il tema dell'intelligenza artificiale che sfugge al controllo umano e che vuole soggiogare il mondo è sicuramente attuale, ma in un anno come il 2025 dove è già uscito il film conclusivo di Mission Impossible, che già nel penultimo capitolo della saga aveva trattato la medesima tematica, comincia a risultare ripetitivo (aggettivo che, come avrete capito, calza a pennello ovunque per parlare di questo film, così come anche per la nuova pellicola con protagonista Brad Pitt, al cinema adesso).
In definitiva, M3GAN 2.0 è un sequel che sulla carta poteva anche avere un senso se sviluppato come si deve, ma il pescare a piene mani dai film anni '90 non ha di certo ha giocato a suo favore, invalidandolo di conseguenza e decretandolo come prodotto eccessivamente derivativo e poco originale. Ricordate che al cinema vi aspetta anche un film totalmente diverso, ma emozionante!
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