Thunderbolts*, la recensione: la Marvel che torna a spaccare
- Tommaso Di Pierro
- 9 mag
- Tempo di lettura: 2 min
In occasione dell'uscita nelle sale di Thunderbolts*, 36° film del Marvel Cinematic Universe (MCU), il 30 aprile ecco la nostra recensione.
Scriviamolo apertamente: a parte casi isolati di film a sé come Guardiani della Galassia Vol. 3 (2023), filmone, e Deadpool & Wolverine (2024), un film caciarone e divertente, ma comunque con numerosi difetti, questa cosiddetta"Fase Cinque" del Marvel Cinematic Universe non è stata esattamente brillante. Pochi film, anzi, di questa tormentata Saga del multiverso, che include anche la "Fase Quattro", si sono rivelati intriganti, tutt'al più problematici o semplicemente discreti. Proprio con il finale di questa quinta fase, invece, ovvero Thunderbolts*, la Marvel sembra essere ritornata finalmente sul binario giusto, pronta a lasciarsi alle spalle gli errori del passato per inaugurare al meglio la "Fase Sei" tanto attesa.
Thunderbolts*: un solido film maturo e d'intrattenimento

Scritto da Joanna Calo (The Bear) ed Eric Pearson (Thor: Ragnarok - Black Widow), Thunderbolts* offre una solida sceneggiatura per un solido film d'intrattenimento, che fa degli antieroi della Marvel, scarti o nemesi come Yelena Belova / Vedova Nera, John Walker / U.S. Agent e Ava Starr / Ghost, i nuovi eroi che non meritiamo, ma di cui abbiamo bisogno. La dinamica tra i personaggi funziona, l'umorismo anche, non eccedendo in maniera petulante o forzata e, come per altri film Marvel, certe dinamiche possono essere capite solo se recuperato un numero abbastanza consistente di film e serie TV, ma il senso rimane, l'azione è convincente e, sorpresa delle sorprese, la minaccia di turno, Sentry, è scritta bene e con risvolti emozionanti.
Ciò che è più apprezzabile è il tono adulto e maturo che si respira, persino respingente per un pubblico di minori, per una pellicola che affronta tematiche come depressione, fallimento, errori e redenzione, insegnando che una seconda possibilità per riemergere e rimediare ai propri sbagli è possibile e che stare uniti è la miglior medicina contro la paura e solitudine e... per diventare eroi.
Insomma, Thunderbolts* regala emozioni, avvince, fa ridere quando è opportuno e commuove quando serve. Se i prossimi film mantenessero il medesimo spirito, la "Fase Sei" promette di far risorgere l'MCU dalle sue ceneri e parte di questo successo lo si dovrebbe a questo film, che, aldilà di ogni aspettativa, ha saputo fare da apripista per una nuova rinascita. Ricordate che potete vedere la maggior parte dei film Marvel in streaming su Netflix! Se invece siete amanti del cinema d'autore, non potete perdere al cinema l'ultimo film di Cronenberg!












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